Eppure, ce l’hanno insegnato: quello che veramente c’è si vede. Sì, si vede, eccome!
Ed allora, chiedo, cos’è quello che sento mentre non vedo niente?
Ascolto la musica, paesaggi appaiono, infiniti movimenti a ripetersi ed a perdersi … Infiniti disegni di mappe viaggianti a ripetersi trasformandosi e perdendosi..
Lo riconosco, è quel vuoto (temuto?) la mia gioia… Quando, dalla disperazione sorge un sorriso che mi porta, l’attimo successivo, se c’è la musica che ti porta e, ti lascia andare. Libera.
Diventare canto, mio malgrado. (Quel canto che non è nostro … :-).
La Radice, il Cielo, liberi. Libere Radici terrestri & Celesti.
Grazie.
NPAL – 25032013
THIS LAND IS YOUR LAND
words and music by Woody Guthrie
This land is your land, this land is my land
From California, to the New York Island
From the redwood forest, to the gulf stream waters
This land was made for you and me
As I was walking a ribbon of highway
I saw above me an endless skyway
I saw below me a golden valley
This land was made for you and me
I’ve roamed and rambled and I’ve followed my footsteps
To the sparkling sands of her diamond deserts
And all around me a voice was sounding
This land was made for you and me
The sun comes shining as I was strolling
The wheat fields waving and the dust clouds rolling
The fog was lifting a voice come chanting
This land was made for you and me
As I was walkin’ – I saw a sign there
And that sign said – no tress passin’
But on the other side …. it didn’t say nothin!
Now that side was made for you and me!
In the squares of the city – In the shadow of the steeple
Near the relief office – I see my people
And some are grumblin’ and some are wonderin’
If this land’s still made for you and me.
Immagine e testo si incontrano, sono insieme. Ma noi come li percepiamo, sono dipendenti, indipendenti, liberi uno dall’altro e persino da se stessi (cosa sono) dallo sguardo altrui ?
Quante volte,ormai, ritrovo un’opera (sia casa, lavoro , pensiero, progetto, cancellatura, rielaborazione, scoperta o ecc.) il giorno successivo alla sua conclusione così diversa! Diversa da come mi era sembrata (valutata, giudicato, persa, attesa) così tanto, a volte, da riconoscerla a mala pena. Benvenuta.
Mi succede, spesso, soprattutto quando c’è una notte intera in mezzo, fra il giorno della presunta conclusione o interruzione.
Al risveglio cosa è cambiato? Quando la percezione cambia, sembra sia accaduto un miracolo … Come quando il vento trasforma il cielo.
Una pagina bianca, dispiega il suo mistero.
Cosa è invisibile e come…?
La superficie di una vita rappresentata cosa ha dentro, sotto e cosa nasconde…?
Quale domanda e quale risposta.
Immagino domande che vanno a spasso, corrono si fermano. Poi, riprendono a viaggiare, a perdersi, forse.
Immagino risposte che fanno lo stesso, a modo loro.
Si incontreranno, cercheranno di farlo almeno …?