
Sono rimasta al ritmo della Primavera. quando c’è attesa di crescere, di sbocciare e di fiorire, nel prato. La Luna, governa le acque e le emozione, è piena.
Ogi il colore e le differenze di un prato confinante la ferrovia mi ha fatto sentire parte di sè, come un trifoglio fa tanti altri meravigliosi.
Stasera, al ritorno sul treno affollato, Como-Milano, mi sentivo tutt’altro. Non so come dirlo. Ma va bene così…
Ci sono descrizioni che sottraggono alle realtà qualcosa di non descrivibile a parole. Come se ci fosse un segreto fra lo sguardo e lo spazio, un segreto fra noi ed il viaggio, fra noi e la nostra stessa presenza .
Come se in sospeso fossimo ciascuno nel vuoto fra noi stessi e la maschera (*). Un nulla meraviglioso che in fondo sta per i quadrifogli nell’essere, appunto, meraviogliosi!

lab Harambée – kaapi carla barnabei – Giugno 2008/’10
t o g e t h e r
(*)sto ri-leggendo "I like Rolling Stone – Bob Dylan,una canzone,l’America" d Greil Marcus ed.Donzelli – Virgola. Cioè, lo sto leggendo da quando son tornata da Parma. E, ci sto trovando un sacco di corrispondenze, strade, viotoli, cunicoli e via dicndo.

E continuo a trovarmi mappe fra lemani, aspetti che si trasformano.Prò, questa è un’altra storia …
Charleston an artist and home Garden
A proposito di un’altra storia. E’ arrivata sta mattina, sembrerebbe per caso. Invece, proprio per questo sembrare, chissà quale sarà il motivo, il richiamo, il segreto… 😉
Therefore, post in progress !
( 2 7 – c o n t i n u a )