F i n a l –
m e n t e
J. Millais – “Autumn Leaves”
(particolare)
Sono stanchissima e sto bene… Son così stanca che non ho nessun cattivo pensiero, mi sento evaporare…
Divento nebbia.
Eppure, ad una gioia lieve mi raccolgo. Appoggio la testa alle braccia intrecciate ad arco sulle ginocchia e sbircio il cielo, senza dimenticare la terra.
Si intravede solo l’inizio di un percorso, poche parole, grande silenzio… Qualche segno in divenire, quasi invisibile. Come quelle gemme che incominciano a spuntare soltanto nel rigonfiare appena il ramo.
Il mio ramo è sottile, sottile. Io me ne sto rannichiata nell’angolo che fa col tronco dell’albero.
Sono piccina, piccina in una forma ancora,in parte,sconosciuta,ma tanto da essere spesso irriconoscibile, per me.
Così mi sento, sorpresa.
(*) Mi rifugio qui per ora,sfuggo ad un richiamo.
(**) Me ne sto qui con la testa reclinata a sbirciare il cielo ma intanto sento di toccare terra.
Sì. Da terra il tronco ben radicato mi ha fatto salire fin quassù. Ed io, piccina, qui aspetto fino a primavera, la mia forma nuova…
Qui
©lab Harambèe – Bosco del Molinetto, La Salle
p o n t e
(*) “Stai cambiando. Il passato ti chiamerà.
Ti dirà: “Alt…Torna indietro!”.
(**) Lasciare andare l’altra forma, involucro, voce, colori ridotti in polvere, ormai.