“Questo scritto è cominciato in modo bislacco!”
Potremmo dire che lo fosse già stato stamattina, quando ho sentito necessità di scrivere : davanti a me, un titolo, una scritta, apparsa e poi svanita all’improvviso . . .
“A s c o l t o p o e t i c o “
NPAL Lab – Diary (270920 – 14.14)
(continua – in progress)
27 .9 . 2020
(14.35)

Medieval Herbal Remedies
(20.31)
Le parti mancanti negli affreschi e nelle pagine strappate, mi hanno sempre affascinato. Curiosa, guardavo quei vuoti come immagini ritagliate animarsi. S’animavano insieme alle altre immagini visibili oppure se ne andavano da un’altra parte, portandomi con loro . . . (forse per questo sono sempre stata in sintonia con il restauro conservativo che non riempe i vuoti ma, retinandoli o ingrigendoli, li lascia vivere?).
“Non si rimedia il Vuoto!”
(continua – in progress)
16 . 10 . 2020
Le parti mancanti nella mia vita sono diventate immagini, hanno perso rilievo e peso. Sono diventate sagome ritagliate sul vuoto. Si possono persino stampare e moltiplicare stampandole (°). Vuote, raccontano forse di più, sono libere da essere ricondotte ad un giudizio verso la (presunta) causa di quella mancanza, qualunque sia.
Ascoltando non trovi ragione (la tua, la mia la sua o di chiunque altro), troverai forse una storia narrata. Quella lì, questa qui o un’altra. Non è importante quale sia la storia raccontata, l’ascolto è indispensabile.
L’ascolto incondizionato è nell’intenzione ma … quanta strada ci sarà da fare (*) per riconoscere e rilasciare i condizionamenti, innanzitutto i miei, verso il punto di vista (che mai è una solo *), verso lo spettacolo (mai fine a se stesso), verso l’altro (non separato da me/noi, **) verso il cambiamento (tra l’inizio e la fine ***), ed ancora ed ancora…?
Resto incantata quando racconti, mi sembra un discorso disegnato il tuo. Oppure una mappa sonora evocante voci d’invisibili presenze.

NPAL Lab – ” S o t t o c a s a ” – Mongolia 19082017
Parli di rivoluzioni ed in quello che organizzi percepisco marketing, o almeno mi sembra, e m’inquieto. Così come il Maestro fra Rollex e Roll Royce in abiti di scena faceva tremare in me la “sua” (la mia) immagine ricevuta leggendo ed ascoltandolo, ma quando entravo a fondo in quel tremore sentivo il vento, la scossa del Vulcano in eruzione e… abiti improbabili, macchine lussuose ed orologi misuratori di linee temporali Cua (°°) scomparivano. Restavano, ed ancora restano, tremore, vento, terremoto, incanto e terrore. Che meraviglia destabilizzante! Allora, era diverso da ora?

NPAL Lab – “Sottocasa” – Mongolia 19 agosto 2017
Destabilizzata, cercavo di non cadere ma cadevo e ricadevo, poi mi rialzavo. Ad un certo punto cadevo apposta ridendo, senza farmi male. Eh, ma poi quella fase è finita! Ho ricominciato a cadere e ricadere spezzandomi le ossa… Una volta, un’altra ed un’altra ancora. Che fare?
Ho provato ad immaginare il mio scheletro con delle fessure che non aveva, una dopo l’altra… Immaginavo cambiasse, s’assotigliasse sempre più… Fino a quando quest’immagine è diventata una mappa in cui cadere e rialzarsi, ogni inizio e fine, diventarono puntini simili o uguali, come le
Molliche di Pollicino (^).
“Si guardò indietro e non le trovo più.“
“Niente paura, la loro compagnia era stata importante per l’andata (avrrebbe ritrovato la strada) ma se erano diventate segni invisibili forse il ritorno avrebbe potuto essere immaginato diversamente . . . ?”
A volte, la narrazione porge domande per le quali la risposta sembra una scelta ma forse potrebbe farti scivolare nel tunnel verso un’altra strada, un diverso punto di vista, un’andata ed un ritorno diversi nel cambiamento, che non sappiamo.
“Invece di rispondere . . . Ascolta!” . . .

NPAL Lab – “sottocasa” – Mongolia 19082017/018
NOTE in progress (prossimamente):
( ° ) riferimento alla tecnica dello “stencil”: dipingere una sagoma in negativo ritagliata da una foglio consistente e stamparla (in positivo) anche più volte, ha precedenti antichi ( in età preistorica si usava una matrice, ad esempio una mano appoggiata su una supetficie rocciosa, e vi si soffiava colore intorno con una cerbottana. Mi ha sempre affascinato immaginare questa operazione magica, cosa c’è, cosa non ci sarà più e cosa ne resta e ne resterà come trasformazione . . . Una bella storia fra “positivo e negativo, vuoto e pieno”, no?)).
https://it.wikipedia.org/wiki/Stencil
https://www.atlasobscura.com/places/la-cueva-de-las-manos-cave-of-hands
( °° )
(*)
( ** )
( *** )
(^) Quando mi raccontavamo la storia di Pollicino, immaginavo di vedere il disegno segnato dalle molliche visto dall’alto (dagli uccelli che le avrebbero mangiate). Ogni volta cambiava. Adesso, vedo il loro disegno nel bosco salire, su su , mescolarsi con le traiettorie dei voli di creature d’aria e di cielo.
https://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/pollicino
NPAL Lab – Diary – continua
NPAL Lab- Diary (27092020-14.14) 16 . 10 . 2020
19 . 11 . 2020
“Ti elevano , su una Torre . . . (magari) per buttarti giù!”
(al momento te ne rendi conto?)
(lascio qui questa citazione, come inizio di un nuovo post. Per ora, in coda a questo… una coda al vento) (10.53)