http://www.youtube.com/watch?v=DuBjC0vzZrg&w=420&h=315
“Nel mio canto non c’è più quella disperazione, consumata. Ascolta.
Tutto, è perduto e niente è perduto. Ascolta, la voce del vento non racconta di te ma di noi, inseparati.
Genocidio da non dimenticare né da celebrare. Ascolta al vento, ricorderai i miei passi. Sentirai la nostra voce.”
Grazie.
C’è una sorte degli altri che è nostra. Alcune parti (di noi) conoscono amore, paura e genocidi che, separate tra loro, sono diventate esuli fra i mondi, eppure sono sempre rimaste, lì.
Importante ricordare, amore.
Il lamento diventa una danza nell’andare, reduci.
Non più pirati ma sempre nomadi, senza più maschere di un teatro che ci inchioda ad un ruolo, contrapponendoci al nemico e tra noi.
Nel vento, ponti d’erba e strade oltre confine .
Ogni parola svanisca. Musica accompagni i passi, le lacrime ed i sorrisi … !
NPAL (New) . Diary & Meetings – 1506015 ( 1- in progress )