” C a m b i a … ! “
Cambia la musica, cambia qualcos’altro e qualcos’altro ancora.
Ah, vorrei cambiare, io! Vorrei amarmi per ciò che sono e potrei essere, accettandomi.
Ecco, ora un altro ciclo. Un volo come un viaggio verso le ombre invernali.
Accendere la lampada, nella notte. Così vicino al cuore che luccichii o lampi si vedano negli occhi.
Chiarori notturni pacifici verso un’alba nuova. Ancora.
Sta per tornare la neve, leggera.
No, il ghiaccio, no. Quanti ce ne è già stato a trasformale l’acqua, a fermarne il flusso.
Era necessario che quel ghiaccio antico si sciogliesse, per capire.
Ma quanto tempo… ! Quanto tempo fa, l’inizio…?
Quanta vita. Nonostante la separazione, insieme all’abbandono, abbia segnato un solco sempre più profondo.
Quella pista di dolore taciuto dietro a sorrisi, silenzi, grida … si sarebbe trasformata. Incredibile.
Vi sarebbe cresciuta l’erba sopra, poi. Da una ferita, un prato. Quante passeggiate, in tondo| Cammini di cicli acquatici e lunari.
E cosa accade, invece, alla luce del sole,ora… ?
Proteggermi ( ma non troppo): isolazionista in fuga sono stata.
Isolazionista presente sono, forse…!
Ma per quanto tempo, ancora… ?
Capire… l’acqua si ghiaccia in uno specchio… Ferma riflette la mia immagine, questa o quell’altra, la prossima o chissà quale. Scorrono. Tutte scorreranno,via. Una dopo l’altra, fino a quando lo sguardo, non le scorgerà più.
Una parte di me sa che la trasformazione non ha storia, è un percorso, torna e ritorna…
Questa parte quietamente aspetta uno spazio per celebrare, dentro… E ringrazia.
Sacro è lo spazio che mi hai donato, Madre.
Morte e rinascita. Insieme e separate, nell’uno distinte.
Come me e te. Sempre.
Presenza ed assenza, invisibili.
Grazie.
P. S.:
Sempre le stesse parole, eh…? Almeno, è cambiata la musica … o no?
🙂
kaapi
Laurie Anderson – “Cello Solo”