Vecchie immagini in bianco e nero,angoli di periferia ,fotografavo storie ,storie perse e storie dimenticate,non basta il bosco intorno a me questi alberi vicini alla mia vita  a far dimenticare quell’odore così aspro di  anonimato, senza ombre le strade e nessun silenzio di notte.Ora immerso  nel verde vivo a mille e mille storie di distanza , ma queste foglie ingiallite non coprono cadendo questo tremore,e la neve non basta a soffocare i rumori,ferite, che porto dentro da anni e anni di bianco e nero ,Distratto mi appoggio al noce e mani in tasca osservo scorrere il fiume ,appena qui sotto, , in piena, trascina tronchi e pensiieri, i miei, pensieri affondano e riemergono  in questo limbo di fango ed acqua, tornano a galla  respirano un attimo e si immergono ancora.Se ne vanno frenetiche  sulla corrente le foglie appassite, e i ricordi di amici, dimenticati, e amici persi,storie lontane ,storie finite. Qui con le mani in tasca in compagnia di questo vento freddo e del boato del fiume ,lascio teneramente scivolare le mie paure rassegnandomi all’idea di quest’autunno senza fine.

16 thoughts on “

  1. Grazie… gagarin…

    tu sai raccontare da dentro il racconto stesso, non sono parole e basta, c’è il suono dolce amaro del blues che disegna e scopre le linee dal palmo della mano ad altrove, ma ritorna lì, non fugge via, non prende scorciatoie d’evasione, no.

    “mille a mille storie di distanza”… e di vicinanza. Le distanze, po, esisteranno…?!
    Che questa tua musica mescola lacrime e sorrisi ed accorcia la strada al cuore, il respiro si fa spazio e si muove di vento e nuvole perse e ritornate…infinita mente

    Ti abbraccio
    kaapi

  2. Grazie… gagarin…

    tu sai raccontare da dentro il racconto stesso, non sono parole e basta, c’è il suono dolce amaro del blues che disegna e scopre le linee dal palmo della mano ad altrove, ma ritorna lì, non fugge via, non prende scorciatoie d’evasione, no.

    “mille a mille storie di distanza”… e di vicinanza. Le distanze, po, esisteranno…?!
    Che questa tua musica mescola lacrime e sorrisi ed accorcia la strada al cuore, il respiro si fa spazio e si muove di vento e nuvole perse e ritornate…infinita mente

    Ti abbraccio
    kaapi

  3. Ciao Sleepymoon, benvenuta…

    Non rassegnamoci, no… nell’aria c’ è sempre qualcosa di inaspettato …
    A volte, mi sembra persino di sentire un venticello di primavera… basta ricordarsene per sentirlo!

    Buona notte e bei sogni

    k.

  4. Ciao Sleepymoon, benvenuta…

    Non rassegnamoci, no… nell’aria c’ è sempre qualcosa di inaspettato …
    A volte, mi sembra persino di sentire un venticello di primavera… basta ricordarsene per sentirlo!

    Buona notte e bei sogni

    k.

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Vecchie immagini in bianco e nero,angoli di periferia ,fotografavo storie ,storie perse e storie dimenticate,non basta il bosco intorno a me questi alberi vicini alla mia vita  a far dimenticare quell’odore così aspro di  anonimato, senza ombre le strade e nessun silenzio di notte.Ora immerso  nel verde vivo a mille e mille storie di distanza , ma queste foglie ingiallite non coprono cadendo questo tremore,e la neve non basta a soffocare i rumori,ferite, che porto dentro da anni e anni di bianco e nero ,Distratto mi appoggio al noce e mani in tasca osservo scorrere il fiume ,appena qui sotto, , in piena, trascina tronchi e pensiieri, i miei, pensieri affondano e riemergono  in questo limbo di fango ed acqua, tornano a galla  respirano un attimo e si immergono ancora.Se ne vanno frenetiche  sulla corrente le foglie appassite, e i ricordi di amici, dimenticati, e amici persi,storie lontane ,storie finite. Qui con le mani in tasca in compagnia di questo vento freddo e del boato del fiume ,lascio teneramente scivolare le mie paure rassegnandomi all’idea di quest’autunno senza fine.

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  1. Grazie… gagarin…

    tu sai raccontare da dentro il racconto stesso, non sono parole e basta, c’è il suono dolce amaro del blues che disegna e scopre le linee dal palmo della mano ad altrove, ma ritorna lì, non fugge via, non prende scorciatoie d’evasione, no.

    “mille a mille storie di distanza”… e di vicinanza. Le distanze, po, esisteranno…?!
    Che questa tua musica mescola lacrime e sorrisi ed accorcia la strada al cuore, il respiro si fa spazio e si muove di vento e nuvole perse e ritornate…infinita mente

    Ti abbraccio
    kaapi

  2. Grazie… gagarin…

    tu sai raccontare da dentro il racconto stesso, non sono parole e basta, c’è il suono dolce amaro del blues che disegna e scopre le linee dal palmo della mano ad altrove, ma ritorna lì, non fugge via, non prende scorciatoie d’evasione, no.

    “mille a mille storie di distanza”… e di vicinanza. Le distanze, po, esisteranno…?!
    Che questa tua musica mescola lacrime e sorrisi ed accorcia la strada al cuore, il respiro si fa spazio e si muove di vento e nuvole perse e ritornate…infinita mente

    Ti abbraccio
    kaapi

  3. Ciao Sleepymoon, benvenuta…

    Non rassegnamoci, no… nell’aria c’ è sempre qualcosa di inaspettato …
    A volte, mi sembra persino di sentire un venticello di primavera… basta ricordarsene per sentirlo!

    Buona notte e bei sogni

    k.

  4. Ciao Sleepymoon, benvenuta…

    Non rassegnamoci, no… nell’aria c’ è sempre qualcosa di inaspettato …
    A volte, mi sembra persino di sentire un venticello di primavera… basta ricordarsene per sentirlo!

    Buona notte e bei sogni

    k.

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