L u n g a

S t r a d a


© lab Harambèe – Altrove, Inverno 2006

D i S e g n o

Ricordo.Allora.

“Tu…invece di modellare la creta, la sbricioli…cosa cerchi scavando….?”

Ed io diciottenne, ho abbassato lo sguardo verso il pavimento di legno dell’aula di “plastica” (adesso si dice “discipline plastiche”).
Mi sentivo scrutata. Eh sì, il professore Pepe sapeva guardare dentro i “suoi studenti”…

Poi, ho visto tutta quella creta sbriciolata , un piccolo campo di terra scomposta,ed ho risposto:


“Non so, scavo… senza rendermi contro. Cerco qualcosa che non so.”

Oggi, forse lo so…cerco qualcosa che non vedo…ma sento. Aspetto che si faccia trovare. O che mi trovi.



Ora a quella domanda risponderei:



“Quello che cerco non è mio. L’opera non è nostra. Noi siamo un tramite. Di sperimentazione. Di Scoperta. Di meraviglia”



Chissà se il professor Pepe sarebbe d’accordo… mi sembra di vederlo sorridere… sotto i baffi.

La strada è lunga. E,a volte mi trovo a camminare fitto fitto,passo dopo passo,fra pensieri dimenticati. Senza paesaggio; forse non guardo intorno, e allora si cancella.

Oggi a un ragazzo ho detto:


“Ehi, non dimenticare: il disegno che fai sei tu, in parte. L’altra parte è da trovare…e c’è sempre, perchè cambia…Non preoccuparti se non la trovi subito e se ti manca!”

La strada è lunga e breve. Salendo e scendendo, camminando sempre diritto o scartando di lato,non dimentichiamoci delle orme per terra. In questi giorni, cercando un piccolo varco nella neve, ho apprezzato di potere rivisitare le orme lasciate da altri. A volte ci sono entrata dentro, altre volte mi ci sono avvicinata, allargandole.

Ed anche adesso, immagino il percorso della mia vita così, come un disegno di linee solitarie che ogni tanto, o spesso, si intrecciano con altre, si annullano,si trasformano. Diventano un sentiero vivo. Una freccia che indica una direzione, un richiamo. Se non guardo o non ascolto, sento.

Ricordo. Un momento fa. La vita è.

Adesso.


© lab Harambèe – Milano & Altrove, Febbraio 2006

s c r i v e r S i

” Grazie. Grazie, prof…!”

(c o n t i n u a)

4 thoughts on “

  1. forse la parola chiave è incontro….
    Un bambino ha chiesto alla mia amica scrittrice dove trovasse le storie che scriveva e lei gli ha risposto che sono le storie a trovare lei.
    Un abbraccio cara Kaapi
    Maria
    p.s. felice di ritrovare il dpanarsi delicato delle tue parole

  2. :Oh, Maria…quella chiave apre ogni porta…
    perchè una porta inannzitutto è spazio…

    giopic@:
    grazie a te, nino…

    la canzone di cui ti chiedevamo è quella, a due voci, sul perdere…forse di frankie…?!

    A presto

    foil@:
    elio caro,
    perspicace sei, sempre…!la Pietà rondanini è proprio l’opera che ho am ato di più prima dei dieci anni e mi h a insegnato sempre nel “lavoro” e lungo il cammino fino ad oggi…così intesa com’è di Vita & Morte /indivise)…
    Appena posso la andrò a rivisitare, se è ancora al castello sforzesco…
    Grazie, davvero

    kaapi

  3. sarà la musica che sto ascoltando, ma leggendo queste parole mi sono accorto che piangevo…
    grazie.
    del suo amore e della sua pazienza.
    di tutto.

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