“Tutto fluttua, soprattutto quando sembra fermo o immutabile.”
C’era una volta, e non c’era. Eppure, qualcosa c’è. Se (la/o) lascio accadere e le/gli riconosco la libertà di manifestarsi come e quando sarà, forse non (lo/la) riconoscerò, mai più.
Eppure, se sto nella sensazione libera dall’aspettativa e dalla paura di ciò che “deve o non deve accadere”, comincio a sentire, a sentirlo, a sentirti e non è certamente come avrei voluto.
Invece, la libertà che sento (da te, da me, da noi,da loro da …) è quella che ho sempre cercato, senza neanche saperlo!
E’ libertà libera da riferimenti, come l’amore. E, mai come ora, liberaMente ti sento, mi sento, vi sento.
Un paesaggio di nuvole in viaggio, una porta ed una chiave in altre forme, un portale che s’apre su un confine inesistente (presunto confine secondo una percezione separata, divisa & nella divisione).
Ohibò 🙂
Grazie.
NPAl Diary 1307015 (1 – in progress)