“Non importa se vedi in Bianco e Nero o a Colori. Ascolta . . .
C’è un vento pazzesco, tutto ondeggia, in cielo ed in terra. Anche la macchina sopraffata dal movimento dell’aria e mio, sposta immagini oltre l’obiettivo, fotografando un’imprevista inquadratura. Mentre, quella rimasta fuori si libera, potrebbe raggiungere tutte le altre immagini liberate, chissà dove?
“Quando non puoi vedere, ascolti.”
NPAL Lab – “Blowing in the Wind”- Findhorn & Elsewhere, August/September 2012
(continua – in progress)
26 . 7 . 2019
Quando comincio a raccontare, spesso non so se farlo con un tempo presente o passato prossimo o remoto. Il racconto, a volte è un ospite inatteso, si manifesta poco a poco. Questo, accade nel presente (sono, sei). Se evoca dal passato ciò che già era accaduto o non accaduto , acoltando sento altre storie (ero, eravamo, eravate, erano). Ricordo, o non ricordo, mi è accaduto o l’ho sognato e, che differenza ci sarebbe?
Parlare del tempo non è una negazione (c’è stato o non).
Piuttosto, chiedersi “chi sono?” sia una domanda (esssere presenti mentre lo si chiede, con umiltà non sottomessa e spirito bambino) nei limiti consentiti dalla trasformazione della nostra consapevolezza che invecchiando può consentirci nuovi inizi … ?
NPAL LAb Exhibition & Illusion, Milan & Elsewhere 2012
“A volte, non c’è confine fra domanda e risposta.”
Viaggiano insieme, oltre confine. E, se “la risposta è dentro di te”, è importante non essere soltanto, o sempre, fuori . . . ;.)
(continua – in progress)
7 . 2 . 2019
La distanza fra due immagini di paesaggi potrebbe essere intesa come uno spazio da percorrere, a piedi o in volo, da soli o iinsiemead altri, con un mezzo di trasporto, o senza.
Un cammino o un volo, accade fra cielo e terra, sulla terra in questa cosidetta terza dimensione o nelle altre. Trovarsi nello stesso viaggio in questa o in altre realtà multidimensional, fa una certa differenza, ma se navighi davvero ad un certo punto sei oltre confine, per ipotesi… Come esserne mai certi? (no separation) 🙂
NPAL Lab – Diary & Journey “Passano e ripassano” via Corelli, Milano & Altrove 27 Febbraio 2019
(- continua)
28 . 2 . 2019
Immagine di treni in transito, tanti viaggi tra di loro, intervalli, immagini, cambiamenti. Sospirando canto Amapola, perchè ne sento l’aria. Ed adesso, scusatemi, vado a cercare quel libro “Il Viaggiatore Notturno” di Maurizio Maggiani.
Si, proprio quel libro che mi aveva fatto ricordare di aver sentito cantare quella canzone da mio nonno Felice, sottovooce, quando cantava ormai solo così, spesso da solo davanti alla finestra, dopo aver condiviso, da giovane, per tanti anni la sua voce con un coro. Quanti ricordi vissuti o, ascoltati raccontare.
Mia mamma Renata, piccola piccola, lo accompagnava quando lui andava a cantare nel coro, verso sera. E poi, lei seduta ad ascoltare, seguiva lui in silenzio, intanto imparava le canzoni di un vasto repertorio di generi musicali diversi. Per tornare a casa, a notte fatta, con la sua manina nella tasca grande del cappotto del suo papà altissimo, bellissimo e dolcissimo. Credo di aver ereditto quel senso dell’essere compagni musicali, sonori nel vivere, anche condividendo il silenzio. Grazie.
Quando, non molto tempo fa, ho comimciato ad essere rassicurata nell’ascolto, piuttosto che nell’essere ascoltata, ho cominciato ad intendere come il bisogno di raccontare prescinda dall’ascoltare, ascoltarsi nell’essere “insieme” (anche se l’altro non c’è o non si vede). Però, per questo… working in progress, mentre sta arrivando un’altra Primavera!
Ho preso tanti treni nella mia vita e quanti ne ho persi! Ne resta una immagine mossa, di tracce sempre in divenire. Perchè, in fondo, un viaggio non è mai finito e le mete sono sempre in movimento fra loro. Un treno in transito questo lo sa…
Il viaggio non va atteso, va vissuto in ogni momento, dovunque tu sia, lo spirito del viaggio è sempre con te. Non sei mai solo nè fermo.
“Non aspettare di partire, comincia a viaggiare dove sei, anche se sei seduta davanti alla finestra della tua stanza.”
(lascia andar via i pensieri ed ascolta. Forse, c’è una storia che è appena partita e sta arrivando da te … )
Kaapi Carla Barnabei – NPAL Lab “Waiting for a Tales” – Findhorn Foundation – 2012
“Non sono le persone che fanno i viaggi, ma i viaggi che fanno le persone”.
John Steinbeck
(- continua)
3 . 3 . 2019
NPAL Lab – Diary & Journey “Listening”, Milan and Elsewhere, 3 March 2019
“Nell’Acqua c’è uno Specchio. E, nello specchio il fluire dell’immagini, chissà dove.”
Le immagini riflesse, come treni d’altra dimensione, vanno Altrove?
P.S.: Il viaggio mi porti “qui”, dove sono. Nessun confine vorrei percepire ( rilasciando l’illusione di percepirlo) 🙂
(in progress)
ore 21.47
Lascio qui un paio di appunti per la mia ricerca sulla esperienza passata ed in progress “Mappe per/del Silenzio”. Titolo assolutamente indicativo, provvisorio ed in trasformazione. Insomma, per il poco che ne so, una storia multidimensionale di segni sonori ed in-visibili . Spazi e mondi.
Da anni ci penso e l’incontro con il khoomi mongolo a Ulan Batar (Giugno 2018), la mia resa (“non ce la faccio a cantare così, riconosco il mio limite e, ti seguirò ascoltandoti, fino all’infinito”) e la testimonianza del maestro (che emozione risentirlo nel video!) hanno segnato una svolta facendomi da ponte nella nebbia.
* (ho trovato la prima di queste tracce sottostanti, sbirciando fra i vecchi post del 2007 per la prima, e da questa ho trovato la successiva 🙂 o procedo, quando non sto ferma per associazioni e per incontro con “quello che arriva” o trovo.. Si rinnova la gratitudine che ho sentito allora e sento ora. Grazie 🙂
(fantastico, ascoltare tutte e tre le tracce, video, contemponeamente . . . ) 🙂
(in progress)
4 . 3 . 019
** Procedo, quando non sto ferma, per associazioni e per incontro con “quello che arriva” o trovo (siano parole, immagini o suoni).
Adesso un altro arrivo!
Grazie 🙂
Beh… che dire? Presente, passato, binari che non si incrociano. Post stupendo!