lab Harambèe – Selva di Sogno, Miasto – Maggio 2005
e r b a l e g n o m b r a
Quando sono tornata, ho aspettato un’altra storia, da raccontare.
Che non fosse nuova, ma diversa.
Come un’Erba sconosciuta e spontanea, nata da un seme trasferito dal Vento,
attraverso un suo lungo viaggio, in un’aiuola di città.
Ho atteso da domenica scorsa, invano. Allora, posto questa foto
e mi fermo ad ascoltare la sua storia.
Mi sto accorgendo che è un’altra storia … ed un altra, ancora.
Per ora infatti, non mi sembra una storia di fatti accaduti o non accaduti.
Lascia immaginare un’assenza.
Quest’assenza ha dimenticato lì, la propria Ombra.
Sottile come il gambo di un Fiore. Sotto il Sole.
Non lontano dalla Notte, nè da un altro Giorno …
.
Un saluto a te…
Buona vita.
Grazie…Vanessa
Buo Oggi…!
k,
le storie hanno solo bisogno di orecchie che sappiano ascoltarle…e tu sai farlo….
grazie kaapi
un abbraccio
Maria
io invece se continui a scrivere così avrò bisogno di occhiali..
😉
C’era una volta un’ombra triste: voleva sapere da dove proveniva.
“Vieni da me” suggerì il bosco.
“Vieni da me” ribattè il cespuglio.
“Vieni da me” intervenne il ramo.
Discutevano tra loro. Tutti volevano aver ragione, ma l’ombra non era convinta.
“Vieni dal sole” suggerì il fiore giallo. L’ombra triste sorrise.
l’assenza che produce storia. l’assenza narrativa che ti parla di ciò che c’era prima che essa prendesse il sopravvento. l’assenza creativa. il prima del nostro nascere.
:*