© lab Harambèe – k. c. barnabei
Milano & Altrove, aprile 2005
s p u n t a n o
Le foglie vanno verso il ramo,si avvicinano strigendosi a sè.
E tra loro. L’alberello ha sete.
Tra i sassi, uno vicino all’altro a lastricare il cortile,
come è verde l’erba.
Qui sopra, sui i balconi s’affacciano i vasi ancora senza fiori. Sarà così per poco,finchè si schiuderanno viola, rossi e bianchi petali, più o meno luminosi nelle corolle.
S’allungheranno i rami d’edera ricadente fra le sbarre delle ringhiere,soli.
Si apriranno anche di notte le finestre verso echi televisi o più domestici ad avvicinare stanze separate in appartamenti di città.
Lì.
Annaffiare. Ascoltare.
Annaffiare, Ricordare.
Annaffiare
Io,con i piedi per terra guardo il cielo. Anzi, lo sento.
Il mio respiro va e viene.
E mi sembra d’essere quieta.
La tua quiete è per me un po’ come una stella… che bella l’immagine delle foglie che si stringono!
Un bacio e grazie…