V i c i n o
l o n t a n o
© lab Harambèe – kaapi carla barnabei
S. Martino – Val di Mello, Agosto 2oo6
Un viaggio lungo una vita.
Nei miei quadernetti pagine scritte fitte fitte
e spesso disegnate.
“Ma che sghiribizzi sono…?” mi chiedi.
Non ho mai disegnato paesaggi estesi o visti da lontano , non senza rammarico. Mio padre ha spettato per anni un “Paesaggio del Resegone”, inutilmente…!
Ahimè, lo sguardo dalla finestra verso i monti, o dalla spiaggio verso il mare non mi ha mai trasmesso immagini attraverso disegni o dipinti… di paesaggi veri e propri.
I disegni dal bosco soprattutto, assomigliano a trame fitte di muschio o traforate di ragnatele, tessute di radici fogli e tracce di creature piccine.
Matasse di filo intrecciate come nidi.
Piuttosto, paesaggi minimi, dalle dimensioni frammentarie, anime di particolari visti o immaginati da vicino…
Immagini fugaci, estemporanee, labili, in attesa di trasformarsi attraverso sguardi sconosciuti.
Piccoli schizzi accurati nell’essere altrove a sfumare, a mutar di forma e colore. Nebbie, piogge lievi, folate di vento. Questo attendevano stando lì quieti, fra una pagina e l’altra…?
“Un disegno è il pensiero di un gesto. ”
Se il pensiero è lieve o si abbandona al sentire, il
segno può vivere il coraggio o il timore acuto di una scoperta misteriosa.
Se il pensiero retrocede dal giudizio, può aprirsi al contatto del segno come a mappe di abbracci.
Ed allora, basta ascoltare. Quelle storie che aspettiamo ci trovano… loro. Inaspettate, ad esempio, sussarrano da una pozzanghera riflettendo il cielo:
“Un sasso è montagna. Un filo d’erba è prato.
E tu sei mare”.
© lab Harambèe – S. Martino & Altrove, Agosto 2oo6
Sono i tuoi paesaggi e le tue trame.. ascolto le tante riflessioni che portano le tue parole, un grazie… e un abbraccio.
(che cosa hai fatto con queste foto stupende!)