Curioso.
Preservativo, da preservare, cosa ti/vi ricorda? Pre-servare, ha a che fare con la salvezza?
E, c’è ancora possibilità (di salvezza) ? un Paradiso perduto, d’accordo, ma quanti altri ce ne sono'(dentro e fra noi)?
Considerando inconsiderati confini, dentro di noi ed intorno o fra di noi e lasciandoli andare (oltre la mente, la classificazione ed il giudizio), dove siamo ora?
Se ci sentiamo all’Inferno, immaginiamo il Paradiso, e po, il Niente.
Stiamo lì, da soli. Benvenuto/i !
“Adamo & Eva sei tu, prima e dopo la Cacciata dal Paradiso. Non dimenticare!”
Non dimenticare, cioè ricordare? Ricordare non il ricordo (immagine, pretesa, attesa), lasciare alla memoria lo spazio che non confini il ricordo alla storia (nostra) presunta, rinunciando proprio alla sua identità storica, referenziale. Ohibò, che significa? Forse rilascio, perdita, volo e …. Non so. Non ci tengo più a saperlo.
Arrendersi come atto di umile presenza sia al mio limite sia all’apparte, a casa. E, certamente nessun ricatto, nella necessità di rischiare il Nulla a cui appartengo. Non so neanche cosa sia, eppure so che c’è.
Grazie 🙂
Nella rappresentazione c’è il limite (stesso della rappresentazione). “Sapevatelo”?
Il teatro è Teatro? Cosa fa la differenza? Forse, l’intento rispetto alla consapevolezza che il Teatro quotidiano sia teatro per quello (o chi) crediamo d’essere ed, invece, siamo ed anche, però, viceversa, quello che non siamo. Come se, dietro alla maschera, possa finalmente sfuggire quello che siamo e non sappiamo, temiamo o non vogliamo essere (l’altro) a difesa di quello che dobbiamo rappresentare (lo sappiamo?).
Au revoir, al sé in-separato.
“Io non sono io, non sono e se sono uccidimi.”
Se sono inseperata, se sono nell’illusione di separazione (se mi guardi esisto, guardami sono io!) , non esisto ed è una rappresentazione che, come tale, ha bisogno di immagine e… di Facebook … ? ( s o r r y ). 🙂
NPAL Diary & . . . 1509015