Chiederselo

Qui, ma dove. Chiederselo. E, c’è riposta ?


Eppure, ce l’hanno insegnato: quello che veramente c’è si vede. Sì, si vede, eccome!
Ed allora, chiedo, cos’è quello che sento mentre non vedo niente?



Ascolto la musica, paesaggi appaiono, infiniti movimenti a ripetersi ed a perdersi … Infiniti disegni di mappe viaggianti a ripetersi trasformandosi e perdendosi..



Lo riconosco, è quel vuoto (temuto?) la mia gioia… Quando, dalla disperazione sorge un sorriso che mi porta, l’attimo successivo, se c’è la musica che ti porta e, ti lascia andare. Libera.



http://youtu.be/3h9kOnLVzIQ



Diventare canto, mio malgrado. (Quel canto che non è nostro … :-).
La Radice, il Cielo, liberi. Libere Radici terrestri & Celesti.



Grazie.



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NPAL – 25032013




THIS LAND IS YOUR LAND
words and music by Woody Guthrie

This land is your land, this land is my land
From California, to the New York Island
From the redwood forest, to the gulf stream waters
This land was made for you and me

As I was walking a ribbon of highway
I saw above me an endless skyway
I saw below me a golden valley
This land was made for you and me

I’ve roamed and rambled and I’ve followed my footsteps
To the sparkling sands of her diamond deserts
And all around me a voice was sounding
This land was made for you and me

The sun comes shining as I was strolling
The wheat fields waving and the dust clouds rolling
The fog was lifting a voice come chanting
This land was made for you and me

As I was walkin’ – I saw a sign there
And that sign said – no tress passin’
But on the other side …. it didn’t say nothin!
Now that side was made for you and me!

In the squares of the city – In the shadow of the steeple
Near the relief office – I see my people
And some are grumblin’ and some are wonderin’
If this land’s still made for you and me.

Eco senza Narciso

Boati nella voce e fulmini, maschere che s’aprono come corolle su un altro cielo. Le voci di Bob Dylan raccontano l’avventura e la noia, il silenzio e la meraviglia di un’eco d’altri mondi, confiscati dentro confini impossibili ed altrove ogni confine


La Radice echeggia oltre questo mondo, oltre lo specchio. “La senti?” sembra dire.

Oh si, che aspetti, butta la maschera, ma prima riconoscila… Guardala, ascoltala. E poi …






Grazie, Bob

Moon in Aries

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 ©NPAL  –   Findhorn Foundation/ the Park, August 2012

Amo questa Luna in Ariete. Brucia e  mi pacifica…

Brucia l’inizio, brucia le tappe.

Arriva presto alla fine, che fine non è ma inizio di un’altra fase. Quella della costruzione.

Radica il seme ed attende. Lentamente attende ed intanto, si gode l’attesa. Invece, di disperarsi che l’inizio, quello nuovo, non sia forse ancora arrivato. E, che sia un altro, diverso da quello atteso, e quindi in-visbile con questo fisso punto di vsta (anche senza occhiali).

Cambiare sguardo, congendare i confini.  Connettersi ed “incarnare il nuovo”…?

Grazie 🙂

Se

E’ una ricostruzione lenta, questa.

E’ una ricostruzione lentissima, la mia. Per ricostruire bisogna fare spazio, sia dentro sia fuori.

Per dentro intendo l’area pretestuosamente confinata corrispondente al mio nome ed al mio corpo, distinta da vari dinamiche e convenzioni ed, innanzitutto, dall’illusione di separazione.

Ci sono formule più o meno note e raffinate, ci sono regole più o meno doverose, che legittimano questi confini e, ne sono legittimate.

Ciascuno ha esternamente la sua area operativa o di riconoscimento. Oltre il nome e cognome scritto, la sua casa, la sua famiglia, gli amici che a loro volta hanno un nome e cognome e viceversa.

Sto semplificando la trama di una rete di immagini, intricata ed a volte, persino invisibile.

Scusa, ma da questa rete si può uscire,  o almeno si può almeno crederlo?

Se fosse una rete autentica, passando dal vuoto tra le maglie, infilarci in un non so chi né dove, magari. O altro. E’ possibile …? Potrebbe esserlo …? “.

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 © P N L A / lab Harambèe – Kaapi carla barnabei

Forres & Altrove, Settembre 2012

“Il ponte fra noi immprovvisamente  s’apre, proprio al centro. Da lì , nasce un arcobaleno.”

Dici: “Senza ponte fra noi come faremo? “. 

Ed io, invece, sono preoccupata di restare senza arcobaleno…che intanto, noncurante di noi, risplende”.

(da Free Gift – NPLA 9.2.013)

(NPLA lab in progress – Qui & Altrove 9 .2  . 013  🙂

Q u i

 

 

Apparizione.

Una pagina bianca, dispiega il suo mistero.
Cosa è invisibile e come…?
La superficie di una vita rappresentata cosa ha dentro, sotto e cosa nasconde…?
Quale domanda e quale risposta.

Immagino domande che vanno a spasso, corrono si fermano. Poi, riprendono a viaggiare, a perdersi, forse.
Immagino risposte che fanno lo stesso, a modo loro.
Si incontreranno, cercheranno di farlo almeno …?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui, resta bianca, la pagina.