S e … è
© lab Harambèe – Milano & Altrove, Marzo 2006
d i e t r o
“Ciò che esce dalla porta oggi, prima o poi rientrerà dalla finestra.”
“Le porte e le finestre sono uno spazio. Separano e dividono. Si fanno attraversare,come una tenda di palcoscenico, la luce e l’ombra passano,vi disegnano mappe di andata e ritorno. Così, ritorna e va il tempo del sonno e della veglia.
La canzone della notte è del risveglio la voce, perchè niente è indiviso nel suo proprio essere niente e tutto.
Semplicemnte un fiore si chiude nellla propria corolla e riposa, fino a quando la schiuderà altre volte, ancora.
E quando per sempre si perderà nel suo essere fiore, soltanto. Sarà stato e sarà per noi nella sua essenza, fiore.”
“Non capisco…” dissi.
Sorrise, porgendomi la mano. Nel palmo c’era qualcosa. Invisibile.
Ne sento ancora il profumo.
(2 – c o n t i n u a )
Vale anche per le finestre, aperte… io dove potevo ho tolto anche le tende..
Ma qui c’è di più: sonno e veglia, vita e morte, a scorrere. Credo anch’io che la nostra essenza rimanga.. un bacio.
quando cerco un sorriso, vengo da te e mi nasce spontaneo, come un fiore che si dischiude.
Mi chiedo…imparerò mai ad essere fiore?
ti abbraccio
Maria
splendido il profumo che si posa sulle mani e acconpagna i movimenti dell persone e contagia le cose…..invisibile profumo di presenza confortante e rassicurante.
ti bacio e ti aspetto da me
uDv