Che lezione
© lab Harambèe – Milano & Altrove, 1987 / 2006
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Sta in posa, si dice. Seduta su uno sgabello scomodo, vestita questa volta. La testa dolcemente reclinata di lato. qualche ombra fra i capelli raccolti in linee convergenti, ruscelli intrecciatI. Un richiamo di bivio lievemente divaricato fra i seni verso le mani sovrapposte a vi, abbandonate ad un appoggio sospeso.
La punta del naso indica nell’aria un altro termine simile, il naso dell’Apollo di Prassitele, così bianco nel gesso.
Intorno, gli studenti seduti per terra o su altri sgabelli ai cavalletti. Guardano te. Ed io insinuo:”Oggi, ascoltiamo lo spazio, senza guardare lei per descriverla. Ascoltriamo lo spazio, fra noi e lei.”
Il Vuoto. Il disegno non si vede, accade.
“Cosa dice, non si capisce niente…!” s’ammiccano.
Orecchie d’asino, dove canta il tuo cuore…?
Cappuccetto Rosso hai il cestino traboccante, pesante, come un bidone…
Biancaneve deciditi, un segno solo basta, non cancellare, non addossarti errori nè premi. La mela sei tu.
Cip e ciop,ma dai, con tutto ciò che potreste condividere vi unisce una complicità denigratoria (se fanno schifo tutti, allora noi siamo di certo i migliori)
Strega Brunilde, attenta.Ti hanno tradita, tu non sei nè buona nè cattiva, faciliti la rinascita…Invece che fai, la voce grossa, povero il fegato, tuo… All’urlo, all’urlo! (unto).Che tradimento, ancora.
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Bella addormentata, rilassati, non c’è niente da aspettare. Che t’immagini?! Quando sogni sei nel reale, quando sei nel reale sogni. Cerca la differenza ma poi perdila. Mescola tutto. Rimescolati. Risvegliati dormendo. E viceversa.
Cosa bolle in pentola, a quest’ora.
Bianco coniglio non confondere Alice con l’orologio, lo sai che è finto,no?
Che ora è? Che ora vuoi che sia. Piuttosto, dove siamo: Qui ora. In viaggio. Per dove, per quanto. Altrove, un cornò. Oh, insomma quest’altrove sin troppo addomesticato. Svenduto al consenso del sabato sera. Paravento di solitudine in fuga.
Cavolo, dove vai. Occhio alla strada, stai guidando fuori, dal seminato…
Stai attenta. Eppure… Eppure cosa?
Comunque, i fiori stanno sbocciando. Al buio. Che profumo di concime.
Che pioggia interna dietro agli occhi.
Una lacrima in un bicchiere, dicevi Annamaria, la mia medicina.
Dissetarsi di lacrime e sorrisi.
(lezione di oggi, giovedì 15 marzo 07)
Una lezione esemplare…Ma poi, poi quando vanno fuori ritornano alla società, alla casa, quando aprono la tv, vanno al cinema, allo stadio? Poi, poi..quando sono interrogati, quando leggono il libro da pagina uno a cinquanta, magari in poche ore perchè hanno aspettato l’ultimo minuto?
mari di acqua salata sono tutte le lacrime e l’universo ha continuato ad espandersi…. poi, poi quando l’espansione finirà, il caos e l’entropia saranno totali, poi, poi…. con le sue lunghe orecchie l’Asino guarderà e sembrerà che sorrida, Biancacaneve
ha già conosciuto il serpente…. ma aveva solo una mela e sei sono rimasti scontenti… e Cappuccetto Rosso ha cambiato strada nel bosco….(e il povero Lupo ora fa la parte della Bella Addormentata) I ciliegi sono in fiore anche nel mondo di Alice (si sta stava pericolosamente trasformando in una linea telefonica…)
I fiori che sbocciano al buio..hanno a volte il colore della notte….