Niente dire dire e  Niente da capire …

lab Harambée –  kaapi carla barnabei

Milano v. Volturno& Altrove, Nov. 2008

C i c o g n A q u i l a

La storia di un Iris,  rifiorito tanti anni dopo, senza neanche essere più atteso (ma non dimenticato). E fuori stagione.

Ci sono storie che scappano via. O, così sembra, invece vanno in profondità.  Il Sentimento dell’Abisso e della Grotta ha una sua leggerezza speciale. Ce l’ha in silenzio.

Certe storie ritornano proprio quando sono presa da qualcosa d’altro (o almeno così  mi sembra).

Un’immagine fotografata da qualcuno  manda un richiamo e mi ricorda di un luogo, di viavai quotidiani.

Mi accorgo di come semplicemente indefinibile sia nella (mia) vita  il percorso,  quello che sto facendo. Spesso, è come se me lo scordassi o   mi sembra di essere ferma e nullafacente.

E poi, all’improvviso ecco, il miracolo di sentirmi così leggera, un’altra… :). In questa realtà dove sono i confini, le mappe, le scadenze, gli errori, i traguardi ? Tutto sembra scomparire.

Come posso  raccontare? Piuttosto, mi sento raccontata . E, non mi resta niente da dire….

Anzi, come cantava Francesco D.G. “Non c’è niente da capire”!

Stasera, ascolto il Vento. :-))

 

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