Scrivo, o almeno inizio, un terzo post invisibile, imboscato (non pubblicato), al momento, per salvaguardare questo link, sulla linee di Michele. Stavo per scrivere San Michele, ma è l’Arcangelo ad avere tracciato le connessioni. Quindi vorrei comprendere la differenza fra Santo ed Arcangelo Michele, se ci fosse.
Ancora associazioni, connessioni fra ed in quanto mi è successo/ho sentito a Glastonbury.
Soprattutto, mi ha colpito che si parli di Draghi quando proprio lì ne avevo incontrato uno, il 23 Settembre al Thor in un viaggio nel Mondo del basso che mi è stato proposto durante una connessione.
Non sapevo di tutto quasta relazione fra il luogo , san Michee ed Draghi, anche se in quelle zone certe creature, si sa, siano di casa, raccontate e rappresentate spesso.
E’ come se qualcosa in me avesse preso una distanza dal mito, dal mio coinvolgimento passato e presente e me ne tenesse alla larga, lasciandomelo vivere solo attraverso il fascino, o fascinazione, ai loro confini, cioè in una periferia rassicurante? Così, sono restata proprio bloccata sul confine a guardare, sognare, senza entrarci dentro. Sbattere così forte l’osso sacro cadendo, sulla scala a casa di Joseph mi ha svegliato? Sì, certamente ma ora è importante che io non mi addormenti, di nuovo.
“Mi potrei addormentare per mancanza, per stare assonnata in una zona di confort. Drogata di mancanza come sono stata ed in parte ancora sono, basta una mancata risposta o presunta risposta ad una email per ricadere in una compensazione o astenia dall’ascolto del mito, delle sue storie e del mio coinvolgimento da vivere qui in questa dimensione. Compenso con la fuga attraverso le consuete modalità. C’è però una piccola differenza: ne sono consapevole e compenso uno Zic in meno. Qundi mi ripiglio, spero. E, ripigliarsi è una mervigliosa avventura, ora. 🙂“
(NPAL& Wind’s Breadges – in progress – continua)
https://www.theguardian.com/travel/2013/mar/04/somerset-travel-tips-michael-mary-ley-lines