Per gli auguri, a divenire nuovo l’anno…


© lab Harambeè-kaapi carla barnabei
La Salle, Dicembre 2008

 

( 2 6 . c o n t i n u a )

N.B:

ho cambiato la musica. No, è sempre lo stesso Bobby (Bob Dylan) che non è mai uguale.  Ri/vive ogni canzone nel momento presente e si fa attraversare dal cambiamento. Aggiornarsi al presente, dentro.  Ieri, oggi, domani.

Niente è uguale, a sè stesso. E’ niente. appunto. Approsimarsi al Nulla meraviglioso, lasciarsi attraversare. Non è passivatà, è altro… misterioso, indefinibile. Spazio.
Ad un certo punto non hai più scampo, e vai.

 Come un turbine,che sia temporale o pigolio appena nato, inseparati.  Qualcosa mi attraversa limpido e tempestoso.

Bobby perde le canzoni cantandole.
Prima,  le trova, o lo trovano, poi le perde ricantandole diverse.
Le riperde  cantandole, ogni volta esse rinascono al mistero.
Si trasformano, riflettono come specchi a volte limpidi a volte graffiati, imbrattati,oscuri ma non senza luce. Menestrello divino-

E’ una magia naturale. Semplice. E’ amore, arrendersi non pr essere riconosciuto, piuttosto per arrendersi e riconoscere. Anche se resti solo. Quando la solitudine ti abbraccia, però non sei più solo..!

😉

Grazie a  te,Bobby s/conosciuto testimone, ed ad Alessandro Carrera, avete reso possibile sentire  intuzioni arrivate e scomode, a prima vista ma poi accolte come meravigliose. Grazie, grazie e grazie…!

kc

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