“Si tratta soltanto di arrendersi e lasciare scorrere. Dalle Goccia di Pioggia alle Cascata, c’è un Viaggio.”
Grazie 🙂
Qui & Ora
P r o – M e m o r i a
https://xinzhaoli.see.me/element/1057317/
Click.
Un codice trasforma lettere e numeri in immagini. Una, in particolare, fa svanire il confine dell’in-naturale.
anche questa volta un trattino (in-vece) fa la differenza ampliandone ogni sfumataura da negazione a scoperta. Benvenute …
Huginn e Muninn (“Pensiero” e “Memoria” o “Mente”)
(post in progress)
19 . 4 .01
Questo blog rinasce. Rinasce, o continua, in silenzio: in facebook e qui. E’ un silenzio esterno, ma è anche “interiore”?
Stare fuori dal chiasso dei pensieri (separanti e giudicanti) … pagina bianca e musica. Grazie!
Mi sto chiedendo se non ci siano ambiguità o dei “sospesi” nella comunicazione con te. Mi spiacerebbe. Ascolterò: nessuna strategia, tutto cambia. Ed anche io, spero.
“L’unica totalità possibile nelle relazioni è la connessione con il divino…”Grazie, di nuovo!
Pro Memoria
I’ve just reached a place
Where the willow don’t bend.
Therès not much more to be said
It’s the top of the end.
I’m going,
I’m going,
Ì’m gone.
I’m closin’ the book
On the pages and the text
And I don’t really care
What happens next.
Ì’m just going,
Ì’m going,
Ì’m gone.
I been hangin’ on threads,
I been playin’ it straight,
Now, Ìve just got to cut loose
Before it gets late.
So Ìm going,
Ìm going,
Ìm gone.
Grandma said, “Boy, go and follow your heart
And yoùll be fine at the end of the line.
All that’s gold isn’t meant to shine.
Don’t you and your one true love ever part.”
I been walkin’ the road,
I been livin’ on the edge,
Now, Ìve just got to go
Before I get to the ledge.
So Ì’m going,
Ì’m just going,
Ì’m gone.
“Perciò sto proprio andando, sono già andato”. . . ad ogni ripetizione l’espressione si rinforza fino a questa definitiva trascendenza dal momento presente. “So, just” ed un tempo al passato costruiscono questo superamento. Chissà cosa avrà inteso dire Bob, intendendo un superamento, una trasformazione: andare via, cambiare, precipitare o volare?
( NPAL 5.3.2012 – continua)
11 . 3. 013
L’interlocutore chi è (rispetto a noi) … ?
“Noi” chi è (rispetto a te, a me) …?
“Io” chi è (rispetto a chi sono veramente) …?
Una domanda forse, è meglio resti senza una risposta. In attesa di quella vera che risposta non è perchè esprime ciò che, prima della domanda, non separa chi domanda da chi deve rispondere. E, non c’è più nessun dovere.
Nessuno sforzo, nessun risultato. Solo, come Sole e Luna, una diversità, una distanza che è spazio libero e, non per forza, da occupare.
Una comunicazione che sia, silenziosa o sonora, percebile e testimonianza di una connessione. Quale connessione ? Quella col Centro, al quale Sole e Luna appartengono e che, tra loro, connette. Così come … per noi.
Grazie, e così sia.
W h y ?
Eco senza Narciso
Boati nella voce e fulmini, maschere che s’aprono come corolle su un altro cielo. Le voci di Bob Dylan raccontano l’avventura e la noia, il silenzio e la meraviglia di un’eco d’altri mondi, confiscati dentro confini impossibili ed altrove ogni confine
La Radice echeggia oltre questo mondo, oltre lo specchio. “La senti?” sembra dire.
Oh si, che aspetti, butta la maschera, ma prima riconoscila… Guardala, ascoltala. E poi …
Grazie, Bob
Q u a n d o
Immagine e testo si incontrano, sono insieme. Ma noi come li percepiamo, sono dipendenti, indipendenti, liberi uno dall’altro e persino da se stessi (cosa sono) dallo sguardo altrui ?
Quante volte,ormai, ritrovo un’opera (sia casa, lavoro , pensiero, progetto, cancellatura, rielaborazione, scoperta o ecc.) il giorno successivo alla sua conclusione così diversa! Diversa da come mi era sembrata (valutata, giudicato, persa, attesa) così tanto, a volte, da riconoscerla a mala pena. Benvenuta.
Mi succede, spesso, soprattutto quando c’è una notte intera in mezzo, fra il giorno della presunta conclusione o interruzione.
Al risveglio cosa è cambiato? Quando la percezione cambia, sembra sia accaduto un miracolo … Come quando il vento trasforma il cielo.
( © NPAL – 17 . 1 . 013) – Milano & Altro
Ri-taglio
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Impossibilità d ‘interrompere il flusso, anche quando sembra facile tagliare ciò che sembra visibile … A volte, quando si taglia, o sembra di farlo, ci si accorge di una continuità sorprendente o, addirittura imbarazzante (per la mente che distingue, classifica e divide). Nonostante tutto, nonostante noi, il flusso continua, in modo evidente o misterioso. C’è.
Una ninna nanna si combina con un urlo disperato, un sì sussurrato si trasforma in qualcosa di temibile, se la percezione rimane divisa il paesaggio diventa un baratro, un paradiso, un’oasi di saggezza, un manicomio, un ospedale… ( continua!).
Tanto, in fondo è lo stesso ? Ogni rappresentazione dipende dalla percezione che la riconosce e da come la riconosce… Dal fine che classifica, l’uso, il consumo, lo scarto ed il consenso.
Possiamo uscirne? Possiamo mettere un sasso nell’ingranaggio dell’identità del sistema ed ,innanzitutto, della nostra?
NPAL 15.2.013
Moon in Aries
©NPAL – Findhorn Foundation/ the Park, August 2012
Amo questa Luna in Ariete. Brucia e mi pacifica…
Brucia l’inizio, brucia le tappe.
Arriva presto alla fine, che fine non è ma inizio di un’altra fase. Quella della costruzione.
Radica il seme ed attende. Lentamente attende ed intanto, si gode l’attesa. Invece, di disperarsi che l’inizio, quello nuovo, non sia forse ancora arrivato. E, che sia un altro, diverso da quello atteso, e quindi in-visbile con questo fisso punto di vsta (anche senza occhiali).
Cambiare sguardo, congendare i confini. Connettersi ed “incarnare il nuovo”…?
Grazie 🙂
Se
E’ una ricostruzione lenta, questa.
E’ una ricostruzione lentissima, la mia. Per ricostruire bisogna fare spazio, sia dentro sia fuori.
Per dentro intendo l’area pretestuosamente confinata corrispondente al mio nome ed al mio corpo, distinta da vari dinamiche e convenzioni ed, innanzitutto, dall’illusione di separazione.
Ci sono formule più o meno note e raffinate, ci sono regole più o meno doverose, che legittimano questi confini e, ne sono legittimate.
Ciascuno ha esternamente la sua area operativa o di riconoscimento. Oltre il nome e cognome scritto, la sua casa, la sua famiglia, gli amici che a loro volta hanno un nome e cognome e viceversa.
Sto semplificando la trama di una rete di immagini, intricata ed a volte, persino invisibile.
Scusa, ma da questa rete si può uscire, o almeno si può almeno crederlo?
Se fosse una rete autentica, passando dal vuoto tra le maglie, infilarci in un non so chi né dove, magari. O altro. E’ possibile …? Potrebbe esserlo …? “.
© P N L A / lab Harambèe – Kaapi carla barnabei
Forres & Altrove, Settembre 2012
“Il ponte fra noi immprovvisamente s’apre, proprio al centro. Da lì , nasce un arcobaleno.”
Dici: “Senza ponte fra noi come faremo? “.
Ed io, invece, sono preoccupata di restare senza arcobaleno…che intanto, noncurante di noi, risplende”.
(da Free Gift – NPLA 9.2.013)
(NPLA lab in progress – Qui & Altrove 9 .2 . 013 🙂












