C e r c h i o
n o m a d e
C’è una porta ed una finestra del Cielo,
Dentro, c’è posto per una stufa a legna (il comignolo sfiata dalla finestra del Cielo quando è aperta).
Tappeti sopra la terra da calpestare, dopo aver lasciato gli stivali sulla soglia.
Tappeti appoggiati al traliccio ricoperto all’esterno dal feltro spesso. Tappeti e coperte ripiegati sopra mobili bassi trasportati ad ogni tappa.
Quanti colori, segni e simboli si rinnovano ad ogni viaggio.
Intorno al Palo centrale si può fare, ascoltare, cantare, raccontare tutto.
Profumo di stufa accesa e di zuppa (diciamo così)…
Una bambina gioca da sola intrecciando strisce di stoffa rossa, celeste, verde e giallo oro. Un piccolo cane chiaro la guarda.
La nonna è appena uscita ad offrire latte e passi in tondo agli Spiriti, cantando.
Poco lontano, i genitori stanno trafficando con quattro cammelli e tante pecore mohair.
I fratelli scorazzano a cavallo nella steppa, hanno in tasca un messaggio e nella sacca un pacco avvolto in un suzani ricamato destinati ad altri membri del clan in una ger più a sud..
Ora, la bambina ha trovato una vecchia foto di un paesaggio tutto bianco. Ci mette sopra la treccia appena conclusa a disegnar un sentiero.
Il cane guaisce e scondinzola. Lei lo prende in braccio.
Insieme sognano .
E’ solo una foto.
Che nostalgia di casa …!
Già, io provo nostalgia pur non avendo mai provato “tanta bellezza”.
Un abbraccio
Any
Non ho una casa, ma questo non toglie che possa vare nostalgia del mio vecchio giaciglio.
E ne ho nostalgia
Sono stata un po’ nomade per tanto tempo… ma mai così, con questo senso sognante di calore e di famiglia…! Benritrovata, un bacio 🙂
Grazie a tutti…mi spiacein questi giornisonoun po’ troppo in corsa… vi risponderò presto!
Abbracci ed aiguri,ancora
kaapi