N o m a d e
© lab Harambèe – kaapi carla barnabei
Qui & Altrove, Agosto ’07
v a
Aver il viaggio dentro come un ospite che arriva e ripartirà. Un racconto vivente scorre fra arrivo e partenza indistinti,ora. Presente, quando sono qui, resto o viaggio?
E quando partirò, dove sarò rispetto a me adesso, nella partenza e nel ritorno ?
In un frattempo labile, dolce ed arso di solitudine e di compagnia. Assenza e mancanza si trasformano tra loro, forse. Ed io, capovolta. Tornare e ritornare, dove?
Dove è un luogo sempre diverso. Ed uguale, nell’essere qui e altrove. Altrove imperscrutabile se accetto, nel mio sguardo, guardare senza sapere, senza classificare cosa, quanto e perchè…
Libera solitudine, libera compagnia, indivise.
Nomade, sì.
© lab Harambèe – carla kaapi barnabei
Altrove & Qui, Settembre ’07
c a p o v o l t a
Io mi sento una viaggiatrice, una nomade, anche quando sono ferma in qualche posto.
Sì è così che mi sento.
Sempre con la valigia ai miei piedi.
C’è che i viaggi più belli
si fanno con la mente.
Si può amare in profondo
solo ciò che abbiamo dentro,
e tutto ciò che ci vive intorno
non è neppure lontanamente paragonabile
a uno solo dei nostri sogni.
Migliaia di immagini ogni giorno,
luoghi, persone, panorami,
prospettive, percorsi, bivi,
castelli di vetro o di sabbia…
come un treno senza meta
diretto al capolinea dei chissà…
qualcuna di queste cose
ci desta attenzione o ammirazione,
ma niente è come noi
siamo in grado immaginare…
La vita migliore
è sempre quella vissuta dentro…
Fede