Fulmini e Saette


“Uno scarabocchio. S’ingrandisce, come una matassa di filo si dipana.



Ecco un Drago. Cercho gli occhi.
Intanto, immediatamente dalle fauci il Fuoco.


Fulmine nelle tenebre. Saetta  lama luminosa.

Segnato sentiero, sottile linea nel buio.”



(non sono storie e lo sono).

Dalla sua bocca fin qui. Come se non ci fosse più nessuna distanza. Nè tempo, fra dentro e fuori.  Telegiornali ( click 1 –  click 2 )  e quotidiani  ( click 1  ckick 2 ) raccontano, o denunciano, che siamo in un regime. Sarebbe ora di non far (quasi) finta di niente ?!
Sì, certo.  Che non si veda il modo non vuol dire non sia possibile inventarlo.

Lo stesso anche dentro di me. Per altre ragioni, d’accordo.
 E’ ora di non fare più finta di fare e non fare (che si può far finta senza saperlo, quando si è inconsapevoli  presi dalla rappresentazione di sè, più o meno).
Che il modo sia difficile non vuol dire che sia impossibile cercarlo.

 drago porta Pace,  attraverso un Lampo, Fulmini e Saette. Una Pace  che  . . . . . . . . .  (parola a scelta, o qualcos’altro).

( 9 9 – co n t i n u a )

4 thoughts on “

  1. Una pace che scivola sull’olio riciclato. Riciclato di balena del Mar del Nord sette volte e forse ancora. Un liquido in rivolta. Detto tra me e te, lo porterei nei paraggi di Bari come lubrificante…
    Un saluto.
    Ray

  2. Grazie dei commenti a Rymond, Giò, Shola, Carla….:-)

    Poco tempo riesco a dedicare al blog,
    è come uno spazio sospeso, per me. I commenti trovati lo stabilizzano un pochino, quanto basta per sentirlo un poco più condiviso… 🙂

    Nel prossimo post cercherò di esplorare lo spazio fra queste immagini, i commenti ispirano.
    Del simbolo dicono sia vivo nel senso di vivenete, c’è qualcosa che mi tocca nel presente, nell’essere qui. Mi dice o mi indica, una lucina o un’ ombra, insieme da riconoscere.

    In queste immagini, qui incontratesi al volo, ci sono linee avvolgenti e sentieri. In particolare, oggi vi ritrovo l’abbraccio dello Shaman Inuit che abbraccia la paura del Bambino , ed è una cura. Gliela fa vedere la sua paura, intanto lo sostiene.
    Comunque distinti, SHaman e Bimbo, ed in fondo inseparati fra i mondi…Questo si collega al mio sogno di stanotte (un sogno in tre puntate, magnifico ed impegnativo…). Intrecciati i vostri commenti… che rileggo ascoltando la voce incommensurabilmente a me evocativa di Bobby (uauh che parola)…Che storia! ;-

    Un abbraccio e tanti 🙂
    kc

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