Poi, caffe, musica,.
Ho incomiciato il travaso, in ritrado rispetto al previsto in aprile. con aiuto a rimuovere un piccolo Ciliego che non ce l’ha fatta a superare l’inverno… Lo conserverò senza vaso, vediamo cosa diventerà.
Interruzione dell’operazione-trapianto per bere un secondo caffè in compagnia.
Continuo, da sola: c’è un piccolo Ulivo in attesa, me lo hanno regalato per il mio compleanno. Speriamo non soffra troppo, oltre che per il trapianto piuttosto tardivo, avrà un bel vaso grande ma non tanto Sole…
Due necessità più o meno impellenti:
scrivere una mail ed imparare a suonare la fisarmonica…
La mail è da scrivere assolutamente entro stasera…
E poi, chi mi consiglia per la fisarmonica? Fisarmonica a tasti a pianoforte oppure organetto diatonico?Non ci capisco niente… Tenete conto sono imbranata, un poco dislessica, e non conosco la musica (però sono piuttosto paziente, testarda ed appassionata). Tutto da imparare…
Ne avrò il tempo, mi farà bene seguire una disciplina mentre mi commuovo alle lacrime.
Sì, mi commuovo tanto, per la precisione la fisa mi fa piangere ad effetto immediato, mi accade sempre sin da bembina ed è forse per questo che prima svegliandomi ho sentito che è ora di incontrarla, e di “farmi suonare”… Adesso scappo dall’Olivo
Aspetto risposta …Grazie! 😉

P.S.:
1) Oltre alla fisarmonica o all’oganetto dovrò procurarmi un sacco di fazzoletti!
2) in “this dream ofYou, unica canzone o Together trough life” scritta solo da bobby,la fisrmonica di Hildago ha la responsabilitù di quello che mi sta accadendo… :-))Che gioia!

Q u i
**Ho trovato le immagini in rete, appena possibile cercher e pubblicherò i rifereimenti, spero di trovarli.
strumentista di organetto diatonico e cantante solista, unica nel suo genere, figlia del grande fisarmonicista folk Francesco Bande.
Ha seguito fin dall’età di quattro anni le orme artistiche del padre.
Appartiene ad una famiglia che vanta quattro generazioni di organettisti. Può considerarsi completa, anche la sua maturazione artistica, suona l’organetto diatonico e canta con un timbro di voce molto personale dai toni acutissimi, il suo canto del “genere urlato”, che eseguiva anche il padre è ispirato ai suoni della natura e serve da incitamento alla danza.
Q u i

°
voglio venire al tuo primo concerto!!!!
namastè!
Grazie Shola…
Nel caso accada in un’altra vita, meglio sarebbe ci vedessimo prima…!
Comunque i miei “concerti” sarebbero per strada… ho cercato sempre di essere-diventare una cantastorie (e non un’artista) …la prospettiva di diventare una cantastorie itinerante mi piace molto, !!! Chissà…
Un abbraccio
🙂