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Le metà separate non esistono…?
 A volte sembra una metà ed invece potrebbe essere un frammento. Un frammento d’universo.

Nessuna quantità. Nè valore.
La qualità del nulla senza qualità. 

La pausa fra due respiri  fa evaporare tutte le parole. 
Anche queste…

  
        
       

   


😉 e  🙂

(2,5  – continua)


I n v e c e

1.

Sento un ronzio, S’avvicina un disturbo.
Non temere, non è un’intrusione. E’ un volo.

Per volare bisogna fare un salto.
 Saltare dove?

Forse dentro di sè.
Sopra un precipizio:ù

E l’Ape si trasforma in Tigre. o viceversa …


2.

1. – 2.
Yellow Majestic Tiger Children’s Hat
with Double Happiness embroidered on the nose
 Shanxi Province


(…)

"La paura non protegge dal pericolo della caduta"

(4 – continua)


In Sonno & in Veglia

© lab  Harambèe – Kaapi Carla  Barnabei –  Là & Altrove

i s o l a

  ho sognato un’ombra in forma di foglia senza ramo
come un’isola senza mare come una nuvola senza cielo

tutto intorno non c’era niente e niente mi mancava

( . . . )





© Custom Leaf Silhouette Portrait – Jennyleefowler

( 1- continua )

Senza
titolo


© lab  Harambèe – Kaapi Carla  Barnabei –  Qui & Altrove
s e l v a t i c a



Ti immagino così.
Linea curva.
Orme
si rinnovano
e
si cancellano col vento.


Erba ai lati
che non s’arrende

al calpestio
di qualche passo
fuori linea:

Passo che
arriva, fugge o ritorna ?

Tu sei sentiero,
per me
ed
in me ….

(Selvatica)

© lab  Harambèe – Kaapi Carla  Barnabei –  Là & Altrove
s e l v a t i c a


Angoli  & Spigoli

In un Angolo c’è una mappa di Mondi da decifrare. Tutto lo spazio fra Soli, Lune, Stelle, e Altro ancora.

La Luce e l’Ombra del Cielo e della Terra fra noi,lontani e vicini. nell’Angolo, in una Stanza, dietro Porte e FInestre, siamo noi.

Per Strada, nelle Piazze, oppure su Sentieri diversi che diano la Speranza o l’Illusione di una comune  e reciproca  appartenenza nell’essere stretti, isolati, selvaggi.

In un Angolo di Recinto, Casa, Stanza, Porta, Finestra, ed anche in una Stella disegnata,  nell’Occhio grande o piccolo, persino in un Sentiero, c’è uno Spigolo, almeno uno.

Quello spigolo  che tende la curva della quale è Inizio o Fine, quell’altro che invece si specchia in altri dirimpettai ortogonali. nei riquadri di Ingressi ed Uscite, stanno a ricordare,nel percorso  dentro, fuori e dovunque,un tratto o un momento in cui la Direzione dei Passi, dello stare fermi o dell’andare via o altrove,cambia direzione. A volte supera, a volte torna indietro, altre s’inabissa o vola via.

Dove stiamo andando?

Dove stiamo andando, veramente, intendendo lo Spazio ed il Tempo, oltre quel confine di Recinto, Stanza, Ingresso e Uscita, oltre  la misura del Tempo suddiviso nei Giorni.

Dove stiamo veramente andando, nel Tempo indefinito, in quel Momento che unisce e separa la nostra Vita quando comincia e quando finisce.

Dove stiamo andando, da soli ed insieme, nelle nostre Vite separate ed intrecciate. Chi comincia prima e chi dopo. E poi, quando finirà…?

E soprattutto, cosa stiamo facendo?

Cosa stiamo veramente facendo da soli ed insieme, per Noi stessi e per l’Altro vicino e lontano?

 

Anche oggi, insieme a Te che diventi sempe più sottile, silenzioso, rimpicciolisci fisicamente, e ti stai allontando da questa Vita, a poco a poco,  io mi avvicino piano piano. Vengo verso di Te. E cambio Direzione … 🙂

(Ma comincio a sentire che sto andando anche verso parti di me che non conosco proprio. o quasi …).  Grazie.

C l i c k


V a d o

e

t o r n o


© Robbridges – watercolor painting

Mi affaccio attraverso di te, come se fossi una porta, sul mondo, l’altro. Come se si potesse distinguere da quello dove ero e da quello dove sono, ora.

“C’è sempre un altro mondo, dico,altrove. Ed è segreto, i bambini lo sanno. E chiedono:

“Come ti chiami…?”.

Loro sentono la risposta, la intendono per quella che è. Una risposta per quel momento, soltanto. Poi cambierà, sempre”. Dici.

Dici e non dici. Tanto che non servono più parole. Tutte dissolte.
Eppure questa malinconia, musica di piffero o di tamburo, forte,delicata , sommessa ed esplosiva.

“Non ti capisco, Cosa dici…? Dai, tu sogni,sogni… Dove cavolo sei?”

Sogno e son desta. Sul tram verso scuola, sul tram verso casa. Vado e torno.
Cucino, preparo, mangio, assaporo.

Digerisco, vado in bagno. Ritorno e vado. Pulisco, scrivo e leggo. Ripulisco. Andata e ritorno. Avevo fatto il letto, adesso vado sotto le coperte. Cosa succede nel mondo, guerra, guerra.

E dentro?

Ascolto. Mi ascolto, ti ascolto. Son desta e sogno. Sogno, sì.

Torno e vado. Ecco… (Il blog riapre).


© lab Harambèe – kaapi carla barnabei

Qui & Altrove, Novembre ’07

v a


Fa tante pieghe


© lab Harambèe – carla kaapi barnabei
Qui & Altrove,16 Luglio 2007

l e t t o


A casa di papà, ore 8.00/ 10.00

Un panno (si chiama mollettone) steso sul tavolo piccolo in cucina; gli sovrappongo un vecchio lenzuolo lo stesso che usavi tu per stirare.

Io sto stirando adesso, e ti penso. Sempre ti ritrovo In questi gesti semplici, ritrovo la tua calma determinata alla conclusione. Confesso, mi piace molto stirare per questo. Tu stiri insieme a me.

Un gesto dopo l’altro, passo il ferro, dal centro verso l’esterno a destra ed a sinistra. Via tutte le pieghe. Pac, pac un colpetto leggero e ripiego il colletto inamidato.

Una piegatura dopo l’altra, la camicia sarà abbastanza piccola da entrare nel cassetto?
Nel cassettone di camera tua (cinque cassetti) le camice di papà sono sempre state riposte in ordine successivo (sovrapposte a scalare in modo che ciascuna in parte nascondesse ed in parte svelasse l’altra).

Fa caldo, ho i capelli legati in alto, la frangia troppo lunga tutta alzata all’ indietro. Sono a fronte scoperta, a piedi nudi. Mi sgrideresti di certo, non si stira senza scarpe, è pericoloso…
Sorrido. E forse anche tu… Allora, ti dico col pensiero:” “Bhe, non son certo questi i pericoli, dai !”
E poi, ho sempre messo le scarpe malvolentieri sin da bambina, lo sai, no?


Lascio da stirare per ultime le mie cose e fra queste c’è il vestito di garza doppio (abito da viaggio), che non si stira perchè arrotolato stretto e ripiegato ad otto o a segno d’infinito, conserva un impeccabile plissé ed occupa pochissimo spazio.

Io, a casa non ho un cassettone. A lungo ho amato più fare la valigia che riporre abiti e cose nei mobili.
Infatti, tu dicevi che la mia casa sembra una grotta-roulotte ma anche un piccolo castello (dopo sorridevi, però non sempre).


© lab Harambèe – carla kaapi barnabei
Qui & Altrove, Val Masino 2006

d a
l e g g e r e


Se una fotografia

è una fotografia


© lab Harambèe – carla kaapi barnabei
Qui & Altrove, Val Masino 2006

s c e n d e r e

“Non porta da nessuna parte, non salre…” dici.

Mi accorgo che proprio quella è per me l’attrazione… Perchà da nessuna parte è un non luogo affascinente e così reale, a volte!
Difficile, invece, potrebbe essere tornare indietro quando non sai dove sei stato prima ….

( 22 – continua )