
© Lab Harambèe – kaapi carla barnabei
Qui & Altrove, Marzo 2007
p o r t a

© Lab Harambèe – kaapi carla barnabei
Là & Altrove, gennaio 2006
p o r t a
( 18 – c o n t i n u a )

© Lab Harambèe – kaapi carla barnabei
Qui & Altrove, Marzo 2007
p o r t a

© Lab Harambèe – kaapi carla barnabei
Là & Altrove, gennaio 2006
p o r t a
( 18 – c o n t i n u a )

Nessuna quantità. Nè valore.
La qualità del nulla senza qualità.
La pausa fra due respiri fa evaporare tutte le parole.
Anche queste…

😉 e 🙂
(2,5 – continua)

1.
Sento un ronzio, S’avvicina un disturbo.
Non temere, non è un’intrusione. E’ un volo.
Per volare bisogna fare un salto.
Saltare dove?
Forse dentro di sè.
Sopra un precipizio:ù
E l’Ape si trasforma in Tigre. o viceversa …

2.
1. – 2.
Yellow Majestic Tiger Children’s Hat
with Double Happiness embroidered on the nose
Shanxi Province
"La paura non protegge dal pericolo della caduta"
(4 – continua)

Ti immagino così.
Linea curva.
Orme
si rinnovano
e
si cancellano col vento.
Erba ai lati
che non s’arrende
al calpestio
di qualche passo
fuori linea:
Passo che
arriva, fugge o ritorna ?
Tu sei sentiero,
per me
ed
in me ….
(Selvatica)

E’ uno stupore bambino, s’incanta davanti ad una luce nella notte, anche se la luna non è più piena.
S’incanta semplicemente, per la brezza del mattino d’autunno, per un suono che non si sa da dove venga, nella casa, come una vocina, un sussurro, sommesso. Si, lo sento sciogliersi pian piano nel silenzio.
Non si dimentica, non lascia perdere con indifferenza, eppure qualcosa s’arrende, ma non è nella direzione esterna, in là , verso di lui, lei, noi, loro. E’ dentro. Impercettibile a volte, altre, come un uragano. Poi, cambia ancora… 😉

2.

3.
1. 2. 3.. – PETER FOLEY
( 1- c o n t i n u a )

Riin Pallon
clicca  q u i
Appunto, per non dimenticare.
A volte, ricordare non basta, però.
Punto a capo potrebbe essere. sarà possibile … ?
(1 – c o n t i n u a )
Ap Punto (2. )
 A quella domanda, si può fare punto a capo….
Segue chiara un’immagine: il Sogno e l’Incubo: DEntro nella storia ci insegue nel quotidiano e sottile si insinua.
E’ chiaro
Q u i
(link amico, da Urubu/Danilo)
La domanda continua, quindi.
Che si fa?
C’è un filo che collega cuce, distrugge …

A t t e n z i o n e!



Attenzione alle parole del consenso,
allo sfogo della rabbia contro qualcuno…
Ci sono omicidi di parole.
Attenzione al furore!
Attenzione alla paura che i propri interessi
siano oltremodo superiori a quelli di qualcun altro.
Attenzione al consenso
divide, distengue, condanna, annienta
in nome del “nostro bene”
(nostro, della nostra famiglia,
di un nostro amico
ecc. )
c l i c k
bob dylan – masters of war
( 2 – c o n t i n u a )

© J h o n A m a t o
Il gigante e il mago
Quando la messa è finita
quando si incaglia la vita
quando soffia a volte il vento

quando il lume sembra spento

si fa scuro tutto attorno

non c’è niente del gran giorno
puoi pregare di incontrare il gigante e il mago
Quando è finito il ballo
e non ci sono più parole
il telefono è staccato
quando
il treno è già passato
quando non c’è più riscossa
quando il freddo è nelle ossa

solo alla puoi trovare il gigante e il mago
Se il cane ciuffo non ritorna
vede solo il tuo esemplare

e le caviglie non consegna
e non sai dove chiamare
e sei diventato grande in una volta in una stanza

e sei restato solo con il gigante e il mago
Quando sei unɉ۬
e la pazza giacca si è accorciata

e non ti puoi più liberare dai colpi di legno
e di bastone
dai petardi sul groppone

se non c’è più dove andare
e non c’è più a chi ritornare
e la cicala ha già cantato

e l’inverno è già arrivato
non hai porte da bussare
solo cartoni da rifare
ti puoi consolare col gigante e il mago
e le lacrime raccolte dentro agli occhi son restate
e i nostri giorni in mezzo al cielo
fanno ricciolo lontano
e ti guardan nei cartoni
i tuoi anni
e il tuo amore

se no resti ad abbracciare il gigante e il mago
(1 – continua. . . .)
VINICIO CAPOSSELA
Angoli & Spigoli

In un Angolo c’è una mappa di Mondi da decifrare. Tutto lo spazio fra Soli, Lune, Stelle, e Altro ancora.
La Luce e l’Ombra del Cielo e della Terra fra noi,lontani e vicini. nell’Angolo, in una Stanza, dietro Porte e FInestre, siamo noi.
Per Strada, nelle Piazze, oppure su Sentieri diversi che diano la Speranza o l’Illusione di una comune e reciproca appartenenza nell’essere stretti, isolati, selvaggi.
In un Angolo di Recinto, Casa, Stanza, Porta, Finestra, ed anche in una Stella disegnata, nell’Occhio grande o piccolo, persino in un Sentiero, c’è uno Spigolo, almeno uno.
Quello spigolo che tende la curva della quale è Inizio o Fine, quell’altro che invece si specchia in altri dirimpettai ortogonali. nei riquadri di Ingressi ed Uscite, stanno a ricordare,nel percorso dentro, fuori e dovunque,un tratto o un momento in cui la Direzione dei Passi, dello stare fermi o dell’andare via o altrove,cambia direzione. A volte supera, a volte torna indietro, altre s’inabissa o vola via.
Dove stiamo andando?
Dove stiamo andando, veramente, intendendo lo Spazio ed il Tempo, oltre quel confine di Recinto, Stanza, Ingresso e Uscita, oltre la misura del Tempo suddiviso nei Giorni.
Dove stiamo veramente andando, nel Tempo indefinito, in quel Momento che unisce e separa la nostra Vita quando comincia e quando finisce.
Dove stiamo andando, da soli ed insieme, nelle nostre Vite separate ed intrecciate. Chi comincia prima e chi dopo. E poi, quando finirà …?
E soprattutto, cosa stiamo facendo?
Cosa stiamo veramente facendo da soli ed insieme, per Noi stessi e per l’Altro vicino e lontano?
Â
Anche oggi, insieme a Te che diventi sempe più sottile, silenzioso, rimpicciolisci fisicamente, e ti stai allontando da questa Vita, a poco a poco, io mi avvicino piano piano. Vengo verso di Te. E cambio Direzione … 🙂
(Ma comincio a sentire che sto andando anche verso parti di me che non conosco proprio. o quasi …).  Grazie.

C l i c k
Dopo questi risultati elettorali, ho bisogno
di stare lontano dalle parole.
Non mi riferisco a chi ha vinto o perso. Piuttosto, mi chiedo che paese sia questo.Non cerco etichette. Cerco una verità dietro ai risultati.
Non quella che ci fanno crederee neanche quella alla qualòe vorrei credere
Si’, cerco, sotto all’idea che ci si possa fare i cazzi propri alla faccia degli altri Cerco sotto alla certezza che il proprio comodo possa cancellare il disagio,la soffrerenza , l’emigrazione ed altri antichi insopprimibili movimenti del pianeta.
Come se la nostra vita vera possa dipendere da una scorciatoia, dalla salvezza a buon mercato…magari senza pagare le tasse,comperando l’ultimo medello di telefonino o con un viaggetto di una settimana alle maldive.
Per non sentire parlare di guerra permanente, della catastrofe in corso senza confini, basta cambiare canale?